PDF Stampa E-mail Scritto da Rosanna Nicolì    Martedì 29 Settembre 2015

nidiL'iniziativa si rivolge a chi intende aprire una nuova impresa o ne ha già una da meno di 6 mesi, ma inattiva. L'azienda dovrà avere meno di 10 addetti ed essere partecipata per almeno la metà da persone appartenenti ad una di queste categorie: giovani con età tra i 18 e i 35 anni; donne di età superiore a 18 anni; disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato negli ultimi 3 mesi; persone che stanno per perdere in posto di lavoro (lavoratori in mobilità, in cassa integrazione o dipendenti di imprese in liquidazione); lavoratori precari con partita Iva con meno di 30mila euro di fatturato e massimo 2 clienti.

 

La procedura è attiva dal 24 settembre 2015 e non ha scadenza in quanto il bando è a sportello, cioè aperto finché ci sono risorse disponibili.

 

L'incentivo ha l'obiettivo di permettere al piccolo idraulico, al costruttore, al meccanico, al ristoratore e a tanti altri lavoratori, anche professionisti, di aprire un'attività. La nuova impresa deve operare nelle attività manifatturiere; costruzioni ed edilizia; riparazione di autoveicoli e motocicli; affittacamere e bed & breakfast; ristorazione con cucina; servizi di informazione e comunicazione; attività professionali, scientifiche e tecniche; agenzie di viaggio; servizi di supporto alle imprese; istruzione; sanità e assistenza sociale non residenziale; attività artistiche sportive, di intrattenimento e divertimento; attività di servizi per la persona.

 


Per investimenti fino a 50mila euro l'agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile; se l'investimento è invece compreso tra i 50mila e i 100mila euro, l'aiuto è del 90%, metà a fondo perduto e metà prestito; per avviare un'impresa con investimenti compresi tra 100mila e 150mila euro, l'agevolazione è dell'80%, sempre divisa a metà tra fondo perduto e prestito rimborsabile. È anche previsto un contributo sulle spese di gestione dei primi 6 mesi, pari a 10mila euro.

 

Non sono richieste garanzie fatta eccezione per le società a responsabilità limitata, cooperative e non, e per le associazioni professionali per le quali è richiesta una fideiussione personale agli amministratori.

 


L’incentivo serve a realizzare opere edili, ad acquistare macchinari di produzione, impianti, attrezzature, automezzi di tipo commerciale e programmi informatici. Le spese di esercizio agevolate riguardano invece l’acquisto di materie prime, semilavorati e materiali di consumo; l’affitto di immobili o impianti, le utenze (energia, acqua, riscaldamento, telefono, internet); i premi per polizze assicurative.

 

Per verificare se si possiedono i requisiti richiesti, ma anche per calcolare l’agevolazione, basta consultare il sito www.nidi.regione.puglia.it. Se tutto è a posto, si può passare alla candidatura attraverso lo stesso portale dove si compila una domanda preliminare. Le imprese che rispettano i requisiti saranno poi convocate da Puglia Sviluppo per un colloquio di tutoraggio al quale segue la valutazione della domanda. Se l’esito è positivo il candidato sarà invitato ad un secondo incontro durante il quale firmerà il contratto di agevolazione.

 


 

 

 


 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento ( Martedì 29 Settembre 2015 17:28 )